Rivestimenti in mosaico: la bellezza passa di qui
È una delle tecniche più antiche che, attraversando gusti ed epoche totalmente diverse, è riuscita a rinnovarsi e brillare sempre di più: il mosaico. Parliamo di un rivestimento che consiste nell’accostamento di piccole tesserine, più o meno pregiate. Inizialmente lo scopo era la protezione, oggi è diventato uno dei rivestimenti più gettonati dell’interior design di qualità, prediletto per la sua bellezza e versatilità.
Diciamo chiaramente, non è una delle finiture più economiche, per questo spesso è ideale per i piccoli dettagli, come la bordatura di piastrelle, di una vasca o di una singola parete del box doccia. Basta infatti una superficie limitata o solo una striscia per aggiungere un tocco di classe riuscendo a valorizzare tutto l’ambiente, facendolo letteralmente “scintillare” Nel futuro prossimo l’utilizzo dei mosaici sarà in continua evoluzione, toccando nuove frontiere in campo materico ed estetico.
Ne ho parlato con Gianluigi Sputore, responsabile marketing della Dierre Home Solution, che nel suo showroom ha una vasta gamma di mosaici e conosce a fondo questo tipo di rivestimento.
Negli anni ci sono stati periodi in cui il mosaico è andato più di moda?
Certo, come nella moda anche nelle finiture di interni ci sono dei momenti dove un prodotto ritorna in voga. Negli anni 90 era un must e ora da qualche anno è tornato, ovviamente completamente evoluto con forme, materiale e tecnologie differenti.
Attualmente, come procede il mercato dei mosaici? Quali sono le novità?
Nonostante le richieste di formati sempre più grandi e la ‘demonizzazione’ delle fughe, il mosaico sa ricavarsi la sua fetta di mercato. Le novità riguardano l’utilizzo del gres porcellanato e del metallo, che permette di posare il mosaico anche a pavimento. In generale c’è una tendenza ad avere un prodotto sempre più materico, irregolare e tridimensionale.
In termini di rapporto qualità/prezzo quale è la differenza con altri materiali? E in termini di durata? La manutenzione in cosa consiste?
La durata e la manutenzione di un mosaico oggi possono essere paragonate a quelle del gres porcellanato, magari con un occhio di riguardo in più per i materiali particolari. Sicuramente avere un mosaico di qualità richiede un costo maggiore rispetto a un prodotto ceramico, ma utilizzandolo con parsimonia può stravolgere un ambiente anche con budget contenuti.
Per esperienza nel vostro showroom, per quali ambienti vengono principalmente scelti e da voi consigliati? Perchè?
Il mosaico è un materiale che può essere posato ovunque la fantasia lo collochi, ma sicuramente entra molto nei bagni, nelle cucine e anche nei living con trame e colori differenti. Noi nelle nostre mood-board lo consigliamo per impreziosire e dare colore a delle piccole pareti, creando uno spazio di tendenza e di valore.
Capita spesso che quando a un cliente propongo un mosaico, i più partono prevenuti associando l’immagine ai bagni anni 90. Il mosaico, oggi, è tutt’altro! Vediamo insieme qualche esempio per sfatare questo falso mito. Personalmente tra le aziende trattate da Dierre Home Solution, trovo molto interessanti questi prodotti di Mosaico+, mi piacerebbe commentarli insieme:
VETRO
G: Quello che a prima vista sembra un classico mosaico vetroso, stupisce creando degli effetti particolari di luce e ombra a seconda dell’illuminazione con le sue tessere a parallelepipedo.
E: Mi colpisce molto perché nonostante la trama regolare dona profondità e movimento alla parete. È disponibile in molte varianti di colori e lo proporrei per cucine di dimensioni contenute per focalizzare l’attenzione sull’unico fronte attrezzato dell’ambiente.
MIST
G: Realizzato in vetro sabbiato, riesce ad ingannare l’occhio con elementi verticali e orizzontali formando un pattern che crea una superficie fluida.
E: Non è semplice ottenere un pattern così ordinato visivamente, ma allo stesso tempo elaborato con l’utilizzo di tesserine di varia dimensione. Lo consiglierei a chi vuole osare senza rinunciare alla sobrietà ed eleganza.
STICK
G: Rappresenta la nuova frontiera del mosaico, in gres, con diversi formati, texture e colori. Inoltre i pezzi non hanno una rete di supporto ma sono sciolti, per comporre infinite soluzioni di posa.
E: È l’esempio perfetto di come il mosaico si sia evoluto. Questo prodotto, in tutte le sue infinite varianti, lo proporrei a chi vuole reinventare completamente un ambiente, conferendogli un tocco innovativo senza intervenire su arredi e complementi esistenti.
DORO
G: Con questa linea gli spazi vengono impreziositi in tutti i sensi, essendo un prodotto a base vetrosa integrato con una foglia d’oro bianco o giallo 24k, per avere un effetto cangiante sia a pavimento che rivestimento.
E: Un rivestimento di qualità visiva come questo non ha bisogno di molte presentazioni. Personalmente, dato il carattere così definito, lo proporrei in ambienti facenti parte spazi che già presentano uno stile prezioso.