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Bonus ristrutturazioni del 50%: l’agevolazione da conoscere

Da marzo dello scorso anno è un continuo parlare del Superbonus del 110%. L’attenzione per questo particolare ecobonus è indubbiamente comprensibile considerando i vantaggi che promette, ma considerando come al momento, per tutta una serie di motivi, sono davvero pochi coloro che ne possono usufruire, è importante concentrare altrove la nostra attenzione.

Quello che ripeto spesso è: tutti sogniamo di risparmiare 100, ma se non lo possiamo fare (e spesso non lo possiamo fare!) non conviene risparmiare 50 invece che non risparmiare nulla e, piuttosto, rimetterci non eseguendo nessun intervento di ristrutturazione?

Ecco perché oggi voglio parlarti del Bonus ristrutturazioni del 50%. 50 è meno di 110, ma è molto più semplice e accessibile e, quindi, più realistico e conveniente di quanto si possa pensare!

Cos’è il Bonus ristrutturazioni del 50%

Partiamo da una definizione dei bonus di cui il Bonus ristrutturazioni del 50% fa parte. I bonus sono delle agevolazioni fiscali, propriamente delle detrazioni fiscali, volte a supportare i cittadini italiani a svolgere interventi di riqualificazione energetica e di ammodernamento edilizio. La ragione per cui lo Stato promuove questo tipo di lavori è molto semplice: conviene. Conviene perché l’attuale condizione degli immobili porta a un eccessivo spreco di energia; il Bonus ristrutturazioni e gli altri ecobonus permettono di ridurre questo spreco, consentendo un risparmio sia alle tasche del cittadino che a quelle dello Stato che produce o importa l’energia e che deve poi farsi carico di affrontare le conseguenze di questi sprechi.

Nello specifico, quindi, il Bonus ristrutturazioni è un’agevolazione fiscale del 50% per i lavori di ristrutturazione edilizia per un tetto massimo di spesa di 96.000,00€.

Non solo detrazione fiscale

Il Superbonus del 110% non ha solamente portato all’aggiunta di un nuovo ecobonus, ma anche all’introduzione di due nuove opzioni con cui usufruire dell’agevolazione fiscale, ovvero quelle della cessione del credito e dello sconto in fattura. Sostanzialmente oggi chi usufruisce del Bonus ristrutturazioni del 50% può scegliere tra:

  • Detrazione fiscale ;
  • Cessione del credito;
  • Sconto in fattura.

Caratteristiche e condizioni del Bonus ristrutturazioni

Chi può beneficiare del Bonus ristrutturazioni

Il Bonus ristrutturazioni del 50% è utilizzabile da tutti i proprietari degli immobili e da tutti coloro che detengono su quell’edificio un diritto reale (locatari, soci di cooperative, eccetera). Va specificato che il Bonus ristrutturazioni si applica per edifici già esistenti e non per quelli da costruire e che in caso di compravendita di un’immobile l’acquirente può eseguire, se il compromesso è stato registrato, i lavori accedendo all’agevolazione fiscale.

I lavori ammessi

Il Bonus ristrutturazioni si applica sia per i lavori di manutenzione ordinaria solo se realizzate contemporaneamente ad almeno un’opera di manutenzione straordinaria o superiore, che per quelli di manutenzione straordinaria. I lavori che è possibile portare in detrazione sono:

  • manutenzione ordinaria (ovvero, secondo la definizione del DPR 380/2001, “riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessaria integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti”;
  • manutenzione straordinaria (ovvero “le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare e integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni d’uso”.

Oltre ad interventi più mirati quali:

  • interventi per il ripristino dell’immobile a seguito di eventi calamitosi;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • realizzazione di sistemi per prevenire il rischio di atti illeciti;
  • riduzione dell’inquinamento acustico;
  • risparmio energetico;
  • interventi antisismici;
  • bonifica dell’amianto;
  • riparazione impianti di sicurezza domestica.

Per tutti questi lavori l’agevolazione fiscale si applica sia al costo per l’acquisto dei materiali che alle spese per la progettazione dell’opera e quelle per le prestazioni professionali necessarie.

La documentazione necessaria

Per tutti i Bonus, quindi anche per il Bonus ristrutturazioni, è necessario conservare la documentazione relativa all’intervento di ristrutturazione. Tra questi documenti ci sono le abilitazioni amministrative (autorizzazioni, CILA, Dichiarazioni in cui si fa presente che gli Interventi sono agevolati), le domande di accatastamento nel caso di edifici non accatastati, la delibera dell’assemblea di condominio (laddove necessaria), le fatture di acquisto e le ricevute dei bonifici di pagamento che devono avere particolari caratteristiche nella causale.

Bonus ristrutturazione: le FAQ

  • Quale è la differenza tra detrazione fiscale, cessione del credito e sconto in fattura?

Esempio pratico: il lavoro di manutenzione è pari a 10.000,00 €.

Con la detrazione fiscale: l’Agenzia delle Entrate ti restituirà il 5.000,00 € in 10 anni, tramite delle detrazioni sulle tasse IRPEF che verserai allo Stato. Quindi, per i 10 anni successivi all’intervento, pagherai 500 € di tasse in meno ogni anno! I soldi verranno quindi restituiti scalandoli dalle tasse.

Con la cessione del credito: puoi portare le fatture presso un istituto finanziario (Banca, Poste, Assicurazione) e cedergli il credito ottenendo subito i 5.000,00 € decurtati di una percentuale che tratterà l’Ente per la procedura. I soldi verranno quindi ottenuti subito.

Con lo sconto in fattura: spenderesti solo 5.000 €. Il restante 50% dei 10.000 € te lo anticiperebbe l’impresa che a sua volta lo recupererebbe. I soldi verranno quindi ottenuti subito.

  • Nel bonus ristrutturazioni rientrano anche la sostituzione dei pavimenti di un singolo appartamento?

Dipende se la sostituzione è associata ad altri interventi.

Esempio pratico: la posa di un nuovo parquet in una o più stanze non permette di accedere alla detrazione perché sarebbe una semplice manutenzione ordinaria. Se invece devo spastare i servizi igienici, sì perché è un intervento realizzato contemporaneamente ad un’opera di manutenzione straordinaria.

  • Quali sono praticamente gli interventi di manutenzione straordinaria?

Sono ad esempio interventi di manutenzione straordinaria:

  1. Spostamento/ demolizione / realizzazione di muri, portanti e non portanti;
  2. Apertura, chiusura, spostamento o allargamento di porte e infissi, cerchiature;
  3. Rifacimento degli impianti elettrico, idrico, gas cucina, di riscaldamento, di condizionamento / climatizzazione, antintrusione (telecamere e videosorveglianza), fognario, citofonico;
  4. Installazione di pannelli fotovoltaici;
  5. Rifacimento bagno.
  • Posso detrarre anche i mobili?

Per quanto riguarda le detrazioni sui mobili parliamo di un altro bonus, ovvero il bonus mobili, che ricordo che si può avere solo e soltanto se si effettuano interventi di ristrutturazione per i quali si richiede la detrazione 50%. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali. Per il 2021 il tetto di spesa su cui calcolare la detrazione è elevato a 16.000 euro.

A titolo esemplificativo, rientrano tra i mobili agevolabili letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, nonché i materassi e gli apparecchi di illuminazione che costituiscono un necessario completamento dell’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

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